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La famiglia Del Vigna

Il primo corpo santo che arrivò a Capalle fu quello di S. Valerio martire nell’anno 1662; quello di S. Enea arrivò nell’anno 1663, mentre una reliquia insigne di S. Onorio giunse nel 1666. Tutte queste reliquie furono fatte venire da Roma dal Sig. canonico Carlo Del Vigna.
Questa famiglia ebbe origine in Ferrara dove un ramo del casato esisteva ancora nel secolo XIX° ed ebbe l’onorificenza di conte e furono del partito guelfo.
Ottenendo grandi guadagni con l’attività di cambio, la famiglia si inserì nella vita politica partecipando alla gestione della Repubblica.
Nel 1590 Lorenzo e Niccolò risultavano possessori di un mulino sul Bisenzio a S. Stefano in Campi, nonché di vari poderi nel popolo di Capalle ed oltre il palazzo in piazza Palagione di fronte alla Chiesa, anche della Villa Sarri a Fornello.
Ai fini della nostra storia interessa Carlo di Lorenzo D’Andrea del Vigna Prosperi, coadiutore d’Antonio Gondi suo cugino, eletto canonico nel 1638 e per la cui morte succedette in questo anno.

Egli fece venire le reliquie dei Santi a Capalle.

Nella Chiesa, allora Prioria, fece restaurare l’altare maggiore dove furono collocati i resti dei Santi e fece fare un paliotto in legno dipinto, su cui si leggeva:

“[Tu che] entri in questo tempio davanti alle ossa dei Santi martiri Valerio ed Enea, prima abbandona i desideri della carne affinché tu sia cambiato in meglio [dal Signore] e dopo, parimenti, innalza preghiere per un qualche aiuto di Dio, per Carlo Vigna canonico fiorentino che raccolse amorevolmente i loro corpi sotto questo altare” (tradotto dal Latino)

Possedendo il palazzo di fronte alla Chiesa, la famiglia Del Vigna sentiva quest’ultima come sua ed a proprie spese a volte effettuava interventi di abbellimento e qualche altro lavoretto necessario.

In data 5 agosto 1725 con atto rogato, Ser Giovanni Pecorini istituì erede universale lo Spedale di San Matteo, con l’obbligo al medesimo di far celebrare ogni anno in perpetuo, nella Chiesa di S. Quirico a Capalle, la festa della traslazione delle reliquie che sono sotto l’altare maggiore del Crocifisso della Chiesa medesima.

Il 28 aprile 1729 lo Spedale suddetto entrò in possesso della eredità del Vigna. In conseguenza di tali possessi, lo Spedale di San Matteo pagava sempre ogni anno alla Chiesa di S. Quirico a Capalle la somma di lire 40 e 80 centesimi per fare la festa delle reliquie. La festa acquistò ulteriore solennità e risonanza.